Rendimenti 2021 del fondo previdenza Alifond

Il 2021 è stato un anno abbastanza positivo per le Borse, che hanno segnato indici in rialzo dopo un periodo di calo con le prime ondate di pandemia, mentre la quotazione dei Titoli di Stato e del mercato obbligazionario hanno segnato bassi rendimenti. Di conseguenza, il risultato sui rendimenti finanziari per l’anno 2021 sulle quote versate dai lavoratori ad Alifond, il Fondo pensione integrativo dei lavoratori dell’industria alimentare, hanno quasi tutti segno positivo con una differenza a seconda dei comparti di riferimento:

Comparto bilanciato +7,55%

Gli investimenti sono per il 67% obbligazioni e per il 33% azioni.

Comparto garantito – 0,65%

Gli investimenti sono per l’80% obbligazioni e per il 20% di tipo monetario.

Comparto dinamico +12,43%

Gli investimenti sono per il 60% azioni e per il 40% obbligazioni.

Riportiamo qui sotto i rendimenti degli ultimi anni:

Oltre a tutti i lavoratori a tempo indeterminato, possono aderire ad Alifond anche chi è a contratto a tempo determinato la cui durata predeterminata sia di almeno 4 mesi presso la stessa azienda nell’arco dell’anno solare (1° gennaio-31 dicembre); oppure chi è a contratto a tempo determinato la cui durata, con successivi rapporti di lavoro presso la stessa azienda nell’arco dell’anno solare (1° gennaio – 31 dicembre), sia pari ad un periodo di almeno sei mesi.

Ricordiamo alcuni degli altri vantaggi per chi aderisce ad ALIFOND:

la quota che viene obbligatoriamente versata dall’azienda (pari 1,2% della paga lorda) che rappresenta un guadagno netto per il lavoratore;

– per i dipendenti Ferrero 50 euro all’anno che l’azienda versa ogni anno per ogni lavoratore iscritto ad ALIFOND (anche questo un guadagno netto);

le agevolazioni fiscali sia sulla quota versata ogni mese dal lavoratore (pari ad un minimo dell’1% della paga lorda, su cui non si pagano le tasse), sia sulla tassazione del capitale che verrà riscosso e/o della rendita mensile a integrazione della pensione (la tassazione può variare dal 9% al 15%, inferiore alla tassazione attualmente praticata sul TFR che parte dal 23%);

la quota versata ogni mese dal lavoratore va in diminuzione al reddito ai fini fiscali, con la possibilità di rientrare sotto il tetto di reddito previsto per il bonus fiscale e le agevolazioni previste al di sotto di certi importi di reddito ISEE.

la possibilità di avere anticipazioni sul capitale accumulato maggiori rispetto a quelle che si possono ottenere dal TFR lasciato in azienda o all’INPS: fino al 75% del capitale maturato per spese mediche urgenti dell’aderente, il coniuge o i figli; fino al 75% del capitale maturato per acquisto o ristrutturazione della casa per sé o per i propri figli dopo 8 anni di iscrizione al fondo; fino al 30% della propria posizione per altre esigenze dopo 8 anni di iscrizione al fondo.

– la possibilità di utilizzare il capitale accumulato in Alifond per poter usufruire di una pensione anticipata rispetto ai requisiti minimi per il diritto alla pensione (la cosiddetta RITA: Rendita Integrativa Temporanea Anticipata).

Quando il lavoratore iscritto andrà in pensione potrà scegliere la prestazione pensionistica complementare sotto forma di:

– rendita mensile

– riscossione del capitale (50% di quanto accumulato) e rendita mensile sul restante 50%

– riscossione 100% del capitale se l’associato non ha maturato 5 anni di anzianità al fondo, oppure se il 70% del capitale accumulato assicura una rendita (in base alla speranza di vita) inferiore al 50% dell’assegno sociale (pari a circa 468 €). In pratica, chi ha un montante accumulato inferiore a circa 75.000 €. Se risulta superiore a tale importo è possibile richiedere anticipazioni in modo da riportarlo al di sotto di tale limite, e quindi riscuotere l’intero capitale al momento del pensionamento.

L’importo della prestazione pensionistica dipenderà dall’ammontare dei versamenti effettuati, dagli anni di iscrizione al fondo, dalle eventuali anticipazioni di cui si è già beneficiato e dai rendimenti realizzati nel tempo.

In caso di morte del lavoratore prima della pensione, il capitale accumulato andrà agli eredi o al beneficiario indicato dal lavoratore.

Al momento del pensionamento, il lavoratore potrà decidere il tipo di pensione integrativa che andrà a riscuotere: semplice, reversibile, controassicurata (in caso di decesso del pensionato il capitale residuo verrà restituito agli eredi o beneficiari designati), o rendita raddoppiata in caso in caso di perdita di autosufficienza (long term care).

Per approfondire c’è il sito internet www.alifond.it, dove è possibile registrarsi e consultare la propria posizione personale e la comunicazione periodica che viene annualmente pubblicata per tutti gli iscritti.

 

 

 

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